Dizionario bergamasco-italiano a cura di CARMELO FRANCIA e EMANUELE GAMBARINI
sotolineà, v.tr. sottolineare, tracciare una linea sotto una parola o una frase scritta per darle risalto; mettere in rilievo; dare particolare importanza sotomèt, v.tr. sottomettere, assogiettare, ridurre all’obbedienza, soggiogare; sottoporre a vaglio sotpansa, sm. sottopancia, finimento che passando sotto la pancia del cavallo assicura sul dorso la sella sotpé, sm. sottopiede, sottile suola di sughero o di feltro che si mette nelle scarpe per far aderire meglio il piede sotrà, v.tr. sotterrare; mettere, nascondere sotto terra; seppellire (v. sepelì) sotramét, sm. sotterramento, collocazione a una conveniente profondità sotto la superficie del terreno sotramórt, bechì, sm. becchino, chi per mestiere seppellisce i morti sotrassiù, sf. sottrazione, operazione aritmetica che serve a calcolare la differenza di due numeri sotsura, avv. sottosopra, alla rovescia; in grande disordine; scompiglio, confusione soverbondà, v.intr. sovrabbondare, esservi in grande quantità; abbondare molto sovercó, sm. capo, guida, superiore soverlàs, sm. sopruso, imposizione, prepotenza fatta a qualcuno abusando della propria superiorità sovrana, sf. sovrana, antica moneta d’oro inglese e austriaca sovrano, sm. sovrano, capo di uno stato monarchico; che è superiore a tutti spacà, v.tr. spaccare, aprire in due parti con colpi violenti; rompere; fendere; spacàla fò spiattellare, dire una cosa come sta; spacàsla millantarsi, far lo spaccone spacadüra, sf. spaccatura, rottura in due o più pezzi eseguita con un corpo tagliente; fenditura; screpolatura accentuata spacàt, agg. e sm. spaccato, segnato da fenditure più o meno profonde; guasto, danneggiato; nel disegno sezione ottenuta mediante piani verticali; in araldica una delle quattro partizioni principali dello scudo; sottolinea anche una marcata evidenza e un eccesso grossolano; ü làder ispacàt un ladro manifesto spacià, v.tr. spacciare, esitare una notevole quantità o con facillità una merce; mettere in circolazione cose false o artefatte; considerare un malato senza speranze di guarigione spaciàt, scocàt, agg. spacciato, privo di ogni speranza di salvarsi, di evitare la morte o la rovina spacio, sm. spaccio, vendita al pubblico; rivendita spaciüch, spegàss, sm. sgorbio, macchia d’inchiostro fatta scrivendo spaciügà, spegassà, v.tr. sgorbiare, macchiare d’inchiostro; imbrattare; spaciügà sö d’ la carta scarabocchiare spaciügada, spaciügamét (v. paciügada) spaciüghèt, spaciügù (v. paciügù) spacù, massa-sèt, ströpia-quatórdes, sm. spaccone, che si vanta di saper compiere cose straordinarie; smargiasso, fanfarone; fà ‘l spacù essere presuntuoso spacunada, sf. spacconata, manifestazione di intemperante presunzione spada, sf. iride paonazza, giaggiolo, pianta delle zone aride e macereti i cui fiori sono di colore azzurro violaceo, assai grandi, in grappoli composti; spada zalda iride gialla spada, sf. spada, arma con lama di varia lunghezza diritta e appuntita, ad uno o due tagli, (dim.) spadì, spadina spadino; (accr.) spadù spadone; (pl.) spade spade, uno dei semi delle carte da gioco napoletane; (v. dörlindana) spadelada (v. padelada) spàdol (v. còsta) spàdola, sf. scotola, gramola, stecca usata per separare le fibre tessili del lino e della canapa da quelle legnose; spàdole di balì di formagèle strisce di legno della larghezza di due o tre dita che servono come forme delle ricotte spadolà, v.tr. scotolare, battere con la scotola, gramolare spadolèta (v. sparlèta) spadolì (v. naesì) spadrunegià (v. sbraghetà) |
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