Dizionario bergamasco-italiano a cura di CARMELO FRANCIA e EMANUELE GAMBARINI
slongà, v.tr. allungare, rendere lungo o più lungo; (rifl.) slongàs crescere di statura; slongà ‘l còl protendere il collo; slongà ‘l pass accelerare il passo, affrettarsi; slongà i orège ascoltare con attenzione; slongà la strada percorrere la via più lunga; slongà là ü, slongàl in tèra sbattere qualcuno in terra; ucciderlo; slongà sö allungare liquori; slongàla, slongà zó prorogare, differire una scadenza; slongàs zó sdraiarsi; slónghem chél calamàr porgimi il calamaio slontanà, lontanà, v.tr. allontanare, mandare o porre lontano; mandar via, cacciare; (rifl.) slontanàs andar lontano, distaccarsi slontanamènt (v. alontanamènt) slossà, slössà (v. imbratà) slotà (v. scodegà) slùdria (v. lödria) smacà, macà, smicà, smassöcà, v.tr. ammaccare, produrre un’incavo, una deformazione, un segno sulla superficie di un corpo colpendolo smacarà (v. imbratà) smach, sm. smacco, insuccesso umiliante; menomazione del prestigio o dell’amor proprio; tö sö ü smach prendere uno smacco smadregià, v.intr. non fecondarsi, essere sterili, particolarmente di vacche smagia, sf. macchia, piccola zona di colore diverso che interrompe e talvolta guasta il colore di qualcosa; caà (leà) öna smagia smacchiare; sègn de la smagia alone che rimane attorno alla macchia non ben lavata smagià, v.tr. macchiare, sporcare con una o più macchie; lasciare macchie smagrì, v.intr. dimagrire, diventare più magro; rendere più magro smaià, v.tr. smangiare, distruggere poco a poco, consumare con la corrosione smaiocà (v. mangià) smalandà, smalandrà, smalivià (v. dissipà) smaldì, v.intr. sparlare, dir male, parlare a sproposito smalissià, v.tr. smaliziare, rendere più esperto, più accorto; scaltrire smalissiàt, agg. smaliziato, esperto o addirittura consumato nei più vari segreti; scaltrito smalt, sm. smalto, vernice vetrosa di vario colore e composizione che serve a ricoprire ceramiche ed altri oggetti metallici a scopo protettivo o decorativo smaltà, v.tr. smaltare, ricoprire o ornare di smalòto; decorare con colori vivaci smane, nell’uso solo nella locuz.: de smane con ansietà smània, sf. smania, desiderio intenso, voglia impaziente; agitazione, disagio fisico e morale che non lascia quiete; iga la smània de fà ergót aver l’ambizione di far qualcosa smaniàs, rifl. smaniare, essere agitato da un desiderio ossessivo smaniùs, agg. smanioso, che è ppreso da un prepotente desiderio di qualcosa; che causa smania smansulà (v. palpognà) smaömà, v.tr. smallare, togliere il mallo alle noci smapà, v.intr. scappare, allontanarsi in fretta, fuggire; v.tr. trafugare, portare via di nascosto smarelà sö (v. tarelà) smarelada (v. tarelada) smargaià (v. sgargaià) smargiàss, smargiassonàss, sm. smargiasso, chi si vanta attribuendosi imprese grandiose e qualità eccezionali; fanfarone smargiassada, sf. smargiassata, esibizione vanitosa quanto inconsistente di forza che rasenta il grottesco smarginà, v.tr. smarginare, in legatoria tagliare i margini di libri o di stampati, in tipografia togliere la marginatura smargiunassà, v.intr. fare lo smargiasso smargòt, smargaiòt, sm. smargài, margài, spüdàcc, sm s. e pl. sputo catarroso smargotà, v.intr. scatarrare, espellere catarro tossendo smarì, smontà de colùr, v.intr. smontare, perdere la vivacità, detto di colori; sbiadire smaricàs, smerecàs, rifl. rammaricarsi, dolersi, rincrescersi |
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