Lettera-S

scöcà (v. descöcà)

scòca; scocà (v. sbalòca; sbalocà)

scocàt (v. spaciàt)

scòcia, scòta, sf. scotta, siero che rimane nella caldaia quando si è fatto il formaggio o la ricotta

scöd, scödì, v.tr. riscuotere; ritirare, ricevere una somma di denaro; scödes la fam sfamarsi; scödes la sit cavarsi la sete; scödes la sògn cavarsi il sonno

scodegà, slotà, v.tr. ripulire con un piccolo avanvomere i terreni ricoperti da un fitto strato erboso           

scodegà, v.tr. scoticare, ripulire un osso o una cotenna; scotennare

scödèla, sf. scodella, piatto fondo per minestre; tazza tonda senza manico; (dim.) scödelì, scödelina, scörlì scodellina, ciotolina; (accr.) scödelòt scodella grande; fà öna treàca scödèla (ü cülmartèl) fare un salto col capo all’ingiù; chi à facc la scödèla l’ pöl a’ scarpàla chi ha fatto una cosa la può anche disfare

scodergnà, scadorgnà, scodonà, v.intr. cascare dal sonno

scödiröl, sm. quadernetto che si usava nelle botteghe per segnare i nomi dei debitori e i rispettivi debiti

scoèrt, agg. e sm. scoperto, privo di copertura; luogo non riparato, indifeso

scofià (v. sfoià)

scöfia, schìfia, sf. cuffia, copricapo leggero che scende fino al collo e si lega sotto il mento; coppia di ricevitori adattabili alle orecchie mediante un supporto elastico; cappuccio di pelle per riparare la testa dei cavalli dalla intemperie; scuffina, lima piatta per assottigliare legno, stagno e simili; (dim.) scöfièta cuffietta; (accr.) scöfiassa cuffiaccia; scöfia a rét reticella, rete per capelli usata per tenerli in ordine; scöfietina del capèl de dòna mazzetto di fiori finti che le donne pongono sotto la tesa del cappello nella parte laterale del volto

scöfiéra, modista, sf. modista, artigiana che confeziona o rimoderna copricapi femminili

scöfiòt (v. scopelòt)

scogà, v.intr. cuocere vivande, far cose da cuoco

scöla, sf. scuola, istituzione organizzata sistematicamente a scopo di istruzione ed educazione; ogni singolo istituto scalastico; l’insegnamento; insieme di artisti e simili che seguono un medesimo indirizzo o un maestro; (dim.) scölèta scuola dei primi rudimenti, la primina; dà (fà) scöla insegnare, istruire; de scöla con maestria; èss notàt sö la scöla essere poverissimo; impicà scöla marinare la scuola, non andarci; quando té to ‘ndàet a scöla, mé vegnìe a cà quando tu incominciavi, io già tornavo a casa

scoladüra, sf. sgorladéss, sgorléss, sm. scolatura, il liquido defluito o residuo; scoladüra de candéle sgocciolatura delle candele

scölassà sö, v.tr. sculacciare, picchiare con la mano aperta sul sedere         

scölassada, sf. sculacciata, colpo dato sculacciando e l’insieme dei colpi così dati 

scoldà, v.tr. scaldare, far diventar caldo; apportare calore; scoldà i banch stare ozioso; andare a scuola senza imparare; scoldà i orègie l’effetto dei vini generosi; scoldà sö innamorare alcuno; scoldà sö ergü accendere l’animo; scoldàs dét in vergót infervorarsi

scoldabàgn, sm. scaldabagno, apparecchio a gas, a legna o elettrico per riscaldare l’acqua del bagno

scoldalècc, sm. scaldaletto, arnese per scaldare il letto, con fuoco a carbonella o a corrente elettrica (v. mònega)

scolengàt, agg. scollacciato, che è scollato in modo eccessivo; col collo scoperto  

scolér, scölér, sm. scolaro, chi frequenta una scuola elementare; allievo o discepolo; (pl.) i scolér scolaresca, il complesso degli scolari di una classe o di una scuola

scolmagna, scolmègna (v. scotöm)

scolobiéra, sf. supporazione ad un dito

scolpì, v.tr. scolpire, formare figure a rilievo di marmo, pietra o legno; incidere; imprimere

scólt, scult, sm. ascolto, percezione di un fatto sonoro dal punto di vista tecnico o associata all’idea di attenzione o partecipazione; dà scólt dar retta

scoltà, scultà, v.tr. ascoltare, udire con attenzione; accogliere come consiglio, dar retta; esaudire; stà scondìcc a scoltà origliare, ascoltare di nascosto