Dizionario bergamasco-italiano a cura di CARMELO FRANCIA e EMANUELE GAMBARINI
scarsèssa, scarsità, sf. scarsezza, quantità o misura ridotta o insufficiente; scarsità, disponibilità molto ridotta; rarità scàrsola, càrcola, stampèla, sf. gruccia, lungo bastone munito all’estremità superiore di un sostegno incavato sul quale appoggia l’ascella chi non può reggersi liberamente sulle proprie gambe; stampella scart, sm. scarto, cosa eliminata nel corso di una cernita; la carta scartata al gioco; deviazione laterale improvvisa; scostamento dalla media; scarcc, ròbe de scart oggetto di scarto, che hanno delle imperfezioni scartà, v.tr. scartare, togliere una cosa dalla carta che lo avvolge; scegliere e eliminare una carta da gioco che non serve; mettere da parte come non buono, non utile; v.intr. fare un brusco balzo laterale; superare un avversario evitandone la carica e conservando la palla scartabelà, v.tr. scartabellare, sfogliare un libro voltandone rapidamente le pagine alla ricerca di qualcosa scartafàss, sm. scartafaccio, grosso quaderno o libro non rilegato e sgualcito scartèla, scarciàfola, sf. scartì, sm. scartina, carta che non ha valore nel gioco scartès, sm. scardasso, arnese con denti di ferro uncinati usato per pettinare la lana scartesà, scartegià, v.tr. cardare, sciogliere e pettinare la lana con lo scardasso scartesada, sf. scardassatura, il passaggio della lana nello scardasso scartesì, sm. scardassiere, addetto alla scardassatura della lana scartòss, sm. cartoccio, foglio di carta ravvolto a cono usato per contenere merce in piccole quantità; la merce in esso contenuta, (dim.) scartossì cartoccino, (accr.) scartossù grande cartoccio; fàs sö compàgn d’ü scartòss accartocciarsi; intorcià ‘n d’ü scartòss accartocciare scartossà, scartoscià, scartozzà sö, v.tr. accartorciare, avvolgere a forma di cartoccio; sfogliare le pannocchie (v. sfoià) scass, sm. scasso, dissodamento di un terreno agricolo; rottura di materiali posti a tutela della proprietà nel corso di un furto scassà, v.tr. scassare, aprire con forza, rompere, guastare; dissodare, lavorare il terreno in profondità scassinà (v. descadestrà) scat, sm. scatto, il rumore di un congegno che scatta; movimento brusco e improvviso scatà, v.intr. scattare, liberarsi istantaneamente dallo stato di tensione; balzare, slanciarsi; prorompere in parole per ira o indignazione; v.tr. agire sull’otturatore della macchina fotografica scatïà, v.tr. scaltrire, rendere scaltro, astuto, furbo scàtola, sf. scatola, involucro semirigido di materiale vario e di forme e dimensioni diverse, fornito di coperchio, (dim.) scatolèta, scatolì, scatolina scatoletta, (accr.) scatolù scatolona; ròba in scàtola cibi confezionati entro recipienti metallici; rómp i scàtole a ergü seccarlo; scàtola del tabàch tabacchiera scatolàm, sm. scatolame, assortimento di scatole ad uso commerciale o industriale scatolòt, sm. barattolo, vaso di vetro, latta o altro di forma per lo più cilindrica scatürì, v.intr. scaturire, zampillare, uscir fuori; aver origine; derivare scavalunà, v.intr. vivere alla scapigliatura, dissolutamente scavezacòl (v. scaessacòl) scavriölà, v.intr. far capriole scavrunà, v.intr. saltare alla maniera delle capre Scé, loc. Cene [i gós / i gosatù / i piputì de (soprannomi)] scèca, sf. garrito degli uccelli; cicaleccio; fà la scèca cinguettare, cicalare sceför (v. autista) scémia (v. sömia) scémo, agg. e sm. scemo, sciocco, deficiente; persona sciocca scéna, sf. scena, parte del teatro nella quale recitano gli attori; l’insieme degli elementi che ricostruiscono sul palcoscenico l’ambiente in cui si svolge l’azione; veduta di apesaggio e simili in dipinti; manifestazione esagerata, teatrale |
||