Lettera-P

passà, v.intr. passare, attraversare o percorrere un luogo pper andare in un altro; trascorrere; essere promosso; v.tr. andare oltre; far scorrere qualcosa su una superficie; non far gioco; dà del passa là prendere sotto gamba; e passa e anche di più; fà passà per minüt cercare diligentemente; fà passà ü léber leggerlo superficialmente; passà apröf (a rènt) passare da presso, rasentare; passà (deentà) dotùr addottorarsi; passà fò passare oltre, oltrepassare; passà fò d’ sura sorpassare, passare sopra in altezza; passà l’invèren in quach sito svernare; passà la nòcc in vergù löch pernottare; passà per la mét dimenticare; passàla bé passarsela  bene; passàla fò nèta passarsela liscia; passàla mal passarsela male; töcc i dé l’ na passa ü ogni giorno ne passa uno  

passàbel, agg. passabile, che si può accettare; discreto; tollerabile 

passada, sf. passata, passaggio della selvaggina; il sistema di reto che serve all’uccellazione nei luoghi di passo; scorsa, lettura fatta di sfuggita; breve trattamento nell’ambito di una tecnica domestica o artigiana; (dim.) passadina passatina; dà öna passada sfogliare un libro; passare col ferro da stiro; ritoccare con la vernice e simili; de passada di sfuggita, incidentalmente; (prov.) la sò passada a s’ la öl fà töcc, e l’è mèi fàla prèst che tarde chi non fa pazzie da giovane le fa da vecchio; osèi de passada uccelli di passo

passagio, sm. passaggio, attraversamento, luogo per cui si passa; breve tragitto compiuto su un veicolo; brano musicale con speciali caratteristiche tecniche

passalà, nell’uso solo nel m. di dire: dàga del passalà non badare, non farci caso, fare qualcosa a occhio e croce

passamà, sm. passamano; nastro, cordoncino o frangia che si applica sopra le cuciture o ai bordi per guarnizione; passaggio da un mano all’altra di più persone; passamà de la scala ringhiera o supporto destinato a servire da appoggio nel salire o scendere le scale

passànt, sm. passacorde, striscia formante una specie di anello entro il quale si fa passare una cintura; in araldica l’animale raffigurato in atto di camminare

passapórt, sm. passaporto, documnento personale che consente al cittadino di uscire dai confini del proprio Stato per recarsi all’estero

passàt, agg. e sm. passato, trascorso, superato; il tempo trascorso; tempo del verbo che indica azione già compiuta; verdura ridotta in crema o poltiglia; passàt bé cibo ben cotto; passàt fò stracotto

passatép, sm. passatempo, occupazione di poca importanza, che serve a apssare il tempo piacevolmente           

Passe, sm. Passio, parte del Vangelo che racconta la Passione di Cristo; ol passe questua del frumento che i parroci sogliono fare in alcuno luoghi della Provincia         

passéa, sf. pazzia, ogni forma di malattia mentale; demenza, insania; azione avventata, sconsiderata; fà di passée far pazzie; l’è öna passéa che è un peccato che

passègio, sm. passeggio, il movimento delle persone che escono a piedi a scopo per lo più ricreativo; il luogo stesso in cui si passeggia; nel centro di Bergamo ol Senterù (v.)

pàsser, sm. passero, uccello molto diffuso, di color castano grigio, con becco conico e forte, piedi corti e robusti, ali corte; si nutre di insetti e di cereali; (dim.) passerì passerino; passeròt passerotto, passero giovane, appena esperto del volo; (f.) pàssera passera, (dim.) passerina passerina; tirà ‘n di sò pàssere tirare ai suoi colombi, offendere sè stesso 

pàssera bianca (v. ortolà d’la név)