Dizionario bergamasco-italiano a cura di CARMELO FRANCIA e EMANUELE GAMBARINI
mòia (v. mòla) moià, v.tr. ammollare, rendere molle bagnando nell’acqua o in altro liquido; inzuppare; mèt in mòia mettere in carne, far rinvenire nell’acqua le pelli secche; moià dét intingere; moià la pèna ‘n del calamàr intingere la penna nel calamaio moiàca, sf. pozzanghera, luogo pieno d’acqua ferma moiàch, agg. molliccio, alquanto molle; terè moiàch terreno limaccioso möìda, nell’uso solo nel m. di dire: dàga la möìda far risolvere uno, fargli ressa möimènt, müimènt, sm. movimento, azione del muovere e del muoversi; mossa; spostamento; tendenza, corrente artistica, letteraria, politica; grado di velocità stabilito per l’esecuzione di una composizione möl, agg. caparbio, ostinato, cocciuto, testardo; fà ‘l möl incaponirsi, ostinarsi cocciutamente; faga passà ‘l möl farlo stare a segno e a cervello mòl, agg. molle, che cede al tatto, morbido; inzuppato; debole, fiacco, effeminato möl, mül, sm. mulo, quadrupede domestico infecondo, nato dall’incrocio dell’asino con la cavalla, sobrio e resistentissimo, è usato come bestia da soma e come cavalcatura soprattutto in montagna, (f.) müla mula, (dim.) mülèt piccolo mulo; ai möi denàcc e ai s-ciòp dedré ai muli dinanzi e ai fucili di dietro, del primo eviti i calci e dell’uno i colpi; mör möl morire da scapolo mòl, sm. mollica, la parte interna, molle del pane mòla, mòia, sf. molla, lama sottile di acciaio o d’altro metallo pieghevole, che si deforma sotto l’azione di forze che tendono a comprimerla e riprende poi la sua forma primitiva al cessare di tale azione; usata per orologi, giocattoli meccanici e altro; mòia del póss molla da pozzo, robusta lama di ferro ripiegata e attaccata al capo della fune per appendervi la secchia molà, mulà, v.tr. arrotare, affilare, rendere affilata, tagliente una lama; molare, lavorare con la mola specialmente vetri e cristalli; mollare, allentare, lasciar andare; molà ‘l mass arrendersi, molà ü pögn mollare un pugno möla, sf. arrotatrice, la macchina dell’arrotino che serve per affilare le lame da taglio; mola, grossa pietra arenaria per la lavorazione di oggetti metallici; a manèch möla a casaccio; frèsch de möla affilato da poco; indà dét a manèch möla ingolfarsi in qualche cosa moladüra, sf. arrotatura, affilatura eseguita con la mola; messa a punto dell’angolo di taglio di una lama molagna, sf. filaccione, grossa lenza per la pesca da costa molàm, sm. mollame, massa scarsamente consistente mölaréa, sf. mulaggine, caponeria, ostinazione, testardaggine molàss, molècc (v. rösiöl) molassa, sf. macina ritta, che gira verticalmente nel piatto molènd, sm. quantità di grano che si consegna al mugnaio da macinare e anche la farina che riconsegna molèta, moletina, sf. molletta, piccolo arnese a molla con cui si appuntano i capelli o si fermano i panni stesi sulle corde; arnese che serve a prendere zollette di zucchero, cubetti di ghiaccio e simili molèta, sm. arrotino, chi fa il mestiere di arrotare lame e ferri taglienti mölì, mülì, sm. mulino, edificio dove sono sistemate le macchine per macinare il grano e altri cereali; mölì de dò, de trè röde mulino a due, a tre macine; préda de mölì (v. masna); a ‘ndà al mölì a s’ se ‘nfarina chi va al mulino s’infarina; rià zó ‘l mölì è vuota la tramoggia; tirà l’aqua sö ‘l sò mölì aver riguardo solo al proprio interesse molidüra (v. stopèl) mölinà, v.tr. fantasticare, lavorare con la fantasia; rimuginare mölinèl, sm. mulinello, moto vorticoso; movimento a ruota degli uccelli; congegno applicato alla canna da pesca; (v. fümì); (v. sgulatrì); (v. tàola, tréa) |
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