Dizionario bergamasco-italiano a cura di CARMELO FRANCIA e EMANUELE GAMBARINI
modèl, sm. modello, esemplare che si vuole riprodurre; abbozzo; pezzi di carta precedentemente preparati su cui i sarti tagliano la stoffa dell’abito; persona degna di essere imitata; modano, piccolo legno per intrecciare le maglie delle reti, (dim.) modelì modellino modèla, sf. modella, donna che posa come modello davantio a pittori, scultori e fotografi specialmente per guadagno modelà, v.tr. modellare, fare il modello di un opera; dar forma a qualcosa; fare qualcosa secondo un determinato modello moderà, v.tr moderare, trattenere, porre entro certi limiti; mitigare, temperare, (rifl.) stà ‘n di lìmiti imporsi un limite moderassiù, sf. moderazione, la virtù di essere moderato; temperanza; sobrietà modernisà, v.tr. modernizzare, rendere moderno; adattare alle esigenze dell’uso e del gusto moderno modèrno, agg. e sm. moderno, che si riferisce al tempo presente o ai tempi vicini a noi; ciò che esprime il gusto dell’età moderna modèst, agg. modesto, persona che ha o dimostra modestia; umile; semplice, non vistoso, mediocre modèstia, sf. modestia, la virtù per cui l’uomo non si vanta dei propri meriti; pudore, modo onesto e riservato di agire e di vestire; mediocrità, scarsità, limitatezza di mezzi economici modificà, v.tr. modificare, variare in parte la maniera di essere o la forma di qualcosa per migliorarla; cambiare, mutare modificassiù, sf. modificazione, atto o effetto del modificare; cambiamento modista (v. scöfiéra) modülà, v.tr. modulare, variare armonicamente il tono o l’intensità di una voce o di un suono moér, sf. moglie, la donna sposata, con riferimento al marito; chi tö moér per inrichìs, i màia d’la sal per iscödìs la sit chi piglia moglie per denari, spesso sposa liti e guai; la buna moér la fà l’òm bù la buona moglie fa il buon marito; separàs de la moér separarsi, divorziare; tö moér, moeràs ammogliarsi moéss, slìqued, agg. molliccio, inzuppato, umidiccio e viscido moèst, agg. smosso, spostato in seguito a rimozione di parti; molesto, noioso, importuno, difficile a sopportarsi moestà, v.tr. molestare, recar molestia, infastidire, disturbare; incomodare; no moestàs non muoversi möet! inter. sbrigati! affrettati! moèta, sf. molla per il fuoco, strumento di ferro a due branche per prendere carboni accesi o altro möf, sm. mugo, arbusto con foglie aghiformi da cui si estrae una resina profumata, viene piantato a protezione di valanghe möfa, sf. muffa, insieme di funghi piccolissimi, biancastri o verdognoli, di odore caratteristico, che vivono su sostanze organiche; iga sö la möfa essere vecchio; möfa bianca muffa comune; möfa di limù (vérda) muffa a pennello; sentì de möfa puzzare di muffa möfiét, agg. muffato, muffoso; coperto, chiazzato di muffa möflì, vègn möfiét, ciapà la möfa, v.intr. muffire, fare la muffa mòghen, sm. mogano, legno pregiato da ebanisteria, di color rosso bruno, ricavato dalla pianta tropicale che i brasiliani chiamano acagiù mögià (v. mügià) mognì, agg. furbetto, maliziosetto mognina, moìna, sf. moina, affettuosità, vezzo infantile o lezioso; carezza, lusinga, smanceria mognó, sm. gattamorta, persona all’apparenza tranquilla e buona ma che in realtà è tutt’altro möì (v. möv) Mòi, loc. Moio de’ Calvi [i macc de (soprannome)] moì, nell’uso solo nel m. di dire: fà moì inumidire, tuffare leggermente in qualcosa di liquido |
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