Lettera-C

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Dizionario bergamasco-italiano a cura di CARMELO FRANCIA e EMANUELE GAMBARINI

caldüra, calüra, sf. caldura, intenso calore estivo; calura; San Lorèns de la gran caldüra (10 agosto) il periodo più caldo dell’anno

càlem, sm. s. e pl. ciliegie duracine

calènd, sm. calende, il primo giorno di ogni mese secondo il calendario romano antico; ai calènde gréche un tempo che non verrà mai, poiché i greci non contavano per calende; (prov.) bröt ol calènd, bèl ol mis brutto alle calende, bello il mese; calènd de mas calendimaggio, il primo giorno del mese di maggio nel quale si celebrava la festa della primavera

calendare, sm. calendario, sistema di suddivisione del tempo in periodi costanti; foglio o fascicolo in cui sono segnati tutti i giorni dell’anno, suddivisi in mesi e settimane, e il nome dei santi festeggiati dalla Chiesa nei vari giorni

Calèpe, loc. Castelli Calepio [i calesì de (soprannome)]

calepì, sm. calepino, grosso volume antiquato; vocabolario; dal nome di Ambrogio Calepino (1435-1511) cioè da Calepio (Bg), umanista autore di un famoso dizionario latino

càles, sm. calice, bicchiere che si restringe verso il fondo, munito di piede; coppa d’oro o dorata in cui il sacerdote consacra il vino nella Messa; (dim.) calesì calicetto, (accr.) calesòt grande calice

calèss, sm. calesse, carrozza leggera a due ruote e con un solo sedile, trainata da un cavallo, (dim.) calessì calessino

càlibro, sm. calibro, strumento per misurare lo spessore di lamiere, il diametro di fili e simili; diametro interno della canna di un arma da fuoco

caligrafia, sf. calligrafia, arte di scrivere in caratteri chiari, ordinati ed eleganti; scrittura

calimàr (v. calamàr)

calissù, sm. colascione, antico strumento a corde simile al liuto ma di piccole dimensioni e con lungo manico; uomo infingardo e pigro

calma, sf. calma, stato di tranquillità; atmosfera di silenzio e di distensione; bonaccia

calmà, v.tr. calmare, rendere calmo, placare, sedare; calmàs, mètes in calma calmarsi, rasserenarsi

calmànt, sm. calmante, sostanza atta a eliminare o a colmare il dolore, la tosse, e simili

calmére, sm. calmiere, prezzo massimo, fissato d’autorità, a cui devono essere vendute certe merci di prima necessità

calmo, agg. calmo, che non si agita; libero da ansie o preoccupazioni; tranquillo, sereno, quieto

calmunà, v.tr. motteggiare, mordere con detti pungenti, canzonare

calmunada, sf. motto pungente, frecciata

calo (v. calanda)

calöfà, v.tr. beffare, deridere, schernire, dileggiare; de calöf da burla

Calóls, loc. Calolziocorte (Lc) [i giüstìssia, i gós de (soprannomi)]

calònech (v. canònech)

calönia, calünia, sf. calunnia, falsa accusa che muove a qualcuno pur sapendolo innocente

calönià, calünià, v.tr. calunniare, accusare falsamente qualcuno per macchiarne la reputazione; diffamare; infamare

calorìfer, sm. calorifero, apparecchio formato da tubi in cui circola acqua calda, vapore o aria calda, usato per riscaldare gli ambienti

Calösch, loc. Calusco d’Adda [i boascér de (soprannome)]

calösen, föm de rasa, sm. fuliggine, deposito nerastro lasciato dal fumo nelle gole del camino o nei tubi delle stufe

   
     

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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