Dizionario bergamasco-italiano a cura di CARMELO FRANCIA e EMANUELE GAMBARINI
crìtech, sm. e agg. critico, chi esercita per professione la critica letteraria, musicale e simili; volto ad approfondire e motivare la valutazione di un fatto o di una situazione; grave, difficile, pericoloso; (accr.) criticù critico e mordace critério, sèn, sm. criterio, capacità di giudizio, buon senso; norma su cui si fondano le distinzioni e i giudizi crìtica, sf. critica, l’attività del pensiero impegnata nell’interpretazione e nella valutazione di un fatto o di un documento; il risultato di tale attività; censura criticà, v.tr. criticare, esaminare o valutare un autore o un’opera per lo più mettendo in rilievo i difetti; biasimare, censurare; criticà töt biasimare qualunque cosa; l’è belfà a criticà, bisògna proà a fà è bello criticare e un po’ meno fare criticùs, agg, e sm. criticante, che trova sempre da protestare di tutto e di tutti crò crò, onom. voce imitativa del crocidare del corvo croàt, agg. e sm. croato, abitante della Croazia; la lingua croata; appartenente alla Croazia croata, sf. cravatta, striscia di stoffa che si annoda per ornamento intorno al collo della camicia, (dim.) croatì cravatta alquanto piccola; ciapà ergü per ol croatì prenderlo per la gola cröblà (v. crielà) crocànt, agg, e sm. croccante, di cibo ben cotto o secco che scricchiola sotto i denti; dolce di zucchero fuso e mandorle o noccioline tostate crochèta (v. sguissèta) crocifissiù, sf. crocifissione, antico supplizio consistente nel lasciar morire il condannato inchiodato o legato a una croce; rappresentazione iconografica del supplizio di Gesù crodà, v.intr. il cadere dei frutti e delle foglie che si staccano naturalmente dall’albero; rovinare, crollare; abbandonarsi per stanchezza; crodà (dondà) del sóngh non poterne più per il sonno; crodà zó cóme mósche cader giù come pere cotte; quando ‘l póm l’è marüt a l’ cróda quando la mela è matura, casca da sè crodaröl, agg. di frutto che cade spontaneamente dalla pianta crodér, sm. mucchio di sassai messo a contrassegno dei confini cröèl (v. crièl) cröelà (v. crielà) crolà, v.intr. crollare, cadere in rovina, essere abbattuto, raso al suolo; cessare di opporre resistenza; subire un forte ribasso; v.tr. scuotere crompà, comprà, v.tr. comprare, far proprio mediante il pagamento del prezzo convenuto; chi no sà comprà, cómpre zùen chi non sa comperare, compri giovane; chi sprèssa völ crompà chi biasima vuol comperare; comprà ergü corrompere con denaro; crompà ‘l vì al minüt comperare il vino a fiaschi ora qua ora là; poco per volta; crompà ‘n d’ü sach comperare alla cieca; crompà a respiro comperare a termine; ol crompà l’insègna a ènd comprare insegna a vendere crònech, agg. e sm. cronico, di malattia a lungo decorso, di una situazione dannosa; di persona affetta da malattia inguaribile cronista, sm. cronista, il giornalista addetto alla cronaca; antico scrittore di cronache cròpa, gròpa, sf. groppa, parte posteriore del dorso dei quadrupedi, dai lombi alla radice della coda; schiena dell’uomo; cima tondeggiante; cròpa de cöràm cuoio, pelle di animale conciata; iga ergót sö la cròpa avere una responsabilità; iga trènt’agn sö la cròpa aver trent’anni di età; piegà la cròpa essere ossequiente, servile; ponzì sura la cròpa stuzzicare; portà ‘n cròpa poartare a cavalluccio; restà sö la cròpa di oggetti comperati che non si riesce più a rivendere; tègn a la cròpa seguire, andare dietro |
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