Dizionario bergamasco-italiano a cura di CARMELO FRANCIA e EMANUELE GAMBARINI
càis, sf. pecora novella, non fecondata cal, sm. callo, spessimento della pelle, specialmente nelle mani e nei piedi, provocato per compressione o attrito; durone; (pl.) cài calli; pié de cài calloso cala, röta, sf. sentiero fatto nella neve; fà la cala aprire un sentiero nella neve, spalare la neve calà, v.tr. calare, far scendere lentamente; abbassare; v.intr. scendere verso il basso; diminuire di peso, volume, lunghezza, livello; scemare; tramontare; calà póch mancare poco; l’è calàt bé è diminuito di forze e di salute calabraghe, sm. calabrache, sorta di gioco a carte tra due persone nel quale vince chi raccoglie il maggior numero di carte; persona pavida o eccessivamente remissiva calabròsa, sf. nebbia gelata sui rami calabrù, calivrù (v. galavrù) calamàr, calimàr, sm. calamaio, piccolo recipiente per tenervi l’inchiostro e intingervi la penna; (dim.) calimarì piccolo calamaio; a pèna e calamàr far dei conti in modo esatto; calamàr di öcc calamari, cerchi lividi che talvolta si hanno attorno agli occhi per stanchezza o malattia calaméta, sf. calamita, qualsiasi corpo capace di attrarre il ferro o altre sostanze ferromagnetiche; chèla persuna la gh’à la calaméta quella persona esercita una grande attrazione, specialmente nei rapporti da donna a uomo calanda, sf. calo, sm. calata, calo, diminuzione; ribasso di prezzo e di valore calandra (lódola) col capöss, sf. calandrù, sm. cappellaccia, uccello meno insidiato dell’allodola per le sue carni insipide, munito di un ciuffo di penne sulla testa, da noi stazionaria e comune nei luoghi aperti e brulli calandra, sf. calandra, uccello canoro simile all’allodola ma più grosso calandrina, sf. lodolì, sm. calandrella, piccola allodola comune in Italia, ove arriva in aprile-maggio per ripartire in agosto-settembre calante, agg. calante, di peso ridotto, più bassa del dovuto calastra, sf. calastra, trave di sostegno per le botti; tavolone per pressare la vinaccia; èss zó di calastre essere indisposto calavrinàss, calsinàss, sm. calcinaccio, frammento di intonaco secco staccatosi da una superficie muraria; borlà (crodà) zó ‘l calavrinàss staccarsi l’intonaco dal muro calca, sf. calca, fitta moltitudine di persone calcà, v.tr. calcare, premere forte, specialmente con i piedi; calpestare con forza; opprimere; passare sui contorni di un disegno con una punta per imprimere la traccia su di un foglio sottostante; calcà la pèna mettere un prezzo eccessivo calcada, sf. calcatura, pigiatura, premitura; (dim.) calcadina leggera premitura calcàgn, sm. calcagno, la parte posteriore del piede e l’osso maggiore posteriore del tarso; la parte posteriore della calza o della scarpa che ricopre il calcagno; alsà (fà zögà) i calcàgn fuggire; fulà sö ‘n d’ü calcàgn a ergü pestare il calcagno a qualcuno nell’indietreggiare; iga ergü sóta i calcàgn di scarpe avere uno nella tacca dello zoccolo calcedònia, sf. calcedonio, varietà di quarzo usata come pietra ornamentale, di colore diverso per le impurezze presenti; agata, corniola, eliotropio calchéra, sf. brégn, sm. fornace da calcina, vasca in cui viene spenta la calce viva càlcol, sm. calcolo, l’esecuzione di operazioni matematiche; conteggio, computo; previsione; fà càlcol sö ‘n vergót fare assegnamento su qualcosa calcolà, v.tr. calcolare, determinare per mezzo di calcolo; eseguire calcoli; prevedere razionalmente; a calcolà bé töt considerata ogni cosa calcoladùr, sm. calcolatore, strumento per eseguire calcoli; che agisce solo per interesse |
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