Dizionario bergamasco-italiano a cura di CARMELO FRANCIA e EMANUELE GAMBARINI
colana, sf. serie di libri analoghi per contenuto e veste editoriale colàr, sm. collare, striscia di cuoio o altro che si lega attorno al collo dei cani e a cui si attacca il guinzaglio o la catena; colàr (colarì) de prét collare del prete; bötà vià ‘l colàr (la èsta) rinunciare all’ufficio di prete Colarét, loc. Colarete (Valgoglio) [i puì de (soprannome)] colassiù, sf. colazione, pasto di primo mattino o di mezzogiorno; (dim.) colassiunsina piccola colazione colassiunà, v.tr. collazionare, confrontare copie diverse di libri tra di loro; conferire nella massa da dividere le donazioni fatte ai coeredi dal defunto colaudà, v.tr. collaudare, accertare l’idoneità all’uso di macchine e di materiali cóld, agg. e sm. caldo, che ha un certo grado di calore, che dà una sensazione contraria a quella del freddo; dotato di calore, di intensità; temperatura elevata e la sensazione che ne deriva, (dim.) coldì calduccio; (accr.) coldù gran caldo; dàn öna cólda e öna frègia dire una cosa ora per consolare, ora per rattristare; fà gna cóld gna frècc ergót mi lascia indifferente; in del bómbo del cóld nei giorni più caldi; mör del cóld sudare per il troppo caldo; tösla cólda per ergü prendere le diferse di qualcuno coldéra, sf. caldaia, capace recipiente di rame usato per farvi bollire liquidi; (dim.) coldaröl, colderina piccola caldaia, (accr.) colderù calderone, caldaione còlech, còles, agg. colico, relativo al colon; dulùr còlech dolori fortissimi all’intestino coléga, sm. e f. collega, compagno nell’esercizio di una profesione, in un lavoro d’ufficio e simili; che coléga! che furbo!; ü bù coléga! un bel soggetto! colegà, v.tr. collegare, unire, congiungere; concordare colegiànt, sm. collegiale, convittore di un collegio colégio, sm. collegio, istituto educativo in cui gli allievi convivono stabilmente; insieme di persone unite dall’esercizio di una professione; circoscrizione territoriale per l’elezione di deputati e senatori; a l’è ‘n colégio è in prigione Còler, loc. Colere [i duturèi de (soprannome)] còlera, sf. collera, sentimento di sdegno, spesso improvviso, che si manifesta con parole e atti violenti; èss in còlera con vergü essere adirato con qualcuno coléra, sm. colera, malattia infettiva epidemica dovuta a un bacillo e caratterizzata da diarrea, vomito e crampi, (dim.) colerina colica leggera colèrech, agg. collerico, facile alla collera; irascibile, rabbioso, stizzoso colerùs, agg. coleroso, affetto da colera colèt, sm. colletto, la parte del vestito che sta attorno al collo; in particolare il collo delle camice da uomo (v. còl) colèta, sf. colletta, raccolta di denaro o beni, per lo più a fini di carità Colgiàt, loc. Colzate [i cam de (soprannome)] colì (v. culì) còlica, sf. colica, contrazione spastica della parete muscolare di un organo (intestino, rene, fegato) dovuta a varie cause colié (v. colana) colina, sf. collina, moderato rilievo del terreno; colle, poggio; (dim.) colinèta collinetta colmègna, sf. colmigno, linea di colmo del tetto colóbia, sf. rigovernatura, l’acqua con cui si sono lavate le stoviglie; cibo che si dà ai porci colocà, v.tr. collocare, mettere a posto, porre in un luogo; trovare un lavoro a qualcuno; maritare Cològn, loc. Cologno al Serio [i sanguanì de (soprannome)] |
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