Dizionario bergamasco-italiano a cura di CARMELO FRANCIA e EMANUELE GAMBARINI
cachi, agg. e sm. caki, si dice di un giallo tra il fulvo e il color sabbia, caratteristica degli abiti coloniali e di molte divise militari; diospiro, pianta originaria del Giappone a frutti tipici di color giallo arancio dalla grossezza di una mela e con polpa succosa Ca-Corvì, loc. Ca-Corviglio (Taleggio) [i piöcc de (soprannome)] cadàer, sm.cadavere, il corpo umano dopo la morte, (dim.) cadaerì, cadaerlèt cadaverino; ragazzo smunto e magro cadémia, sf. accademia, istituto superiore per studi specifici: musicale, navale, ecc.; associazione di persone che si propongono di attendere alle lettere, o alle scienze, o alle arti, e di promuovere il loro incremento; luogo dove si radunano gli accademici; esecuzione di opere musicali particolarmente significative sul piano culturale cadéna, sf. catena, legame di anelli passenti l’uno dentro l’altro; organo di trazione o di trasmissione; serie continua, successione; (dim.) cadenina, cadenèla catenella, piccola e sottile catena per lo più di metallo prezioso da portarsi come ornamento; (dim.) cadenù grossa catena; èss ligàt cóme ü cà a la cadéna (v. cà); maià de la cadéna avere una grande ira e non poterla sfogare cadenàss, carnàss, scadenàss, scarnàss, sm. catenaccio, spranga che scorre entro anelli fissati ai battenti di un aporta o di una finestra per assicurarne la chiusura; chiavistello; (dim.) cadenassì piccolo catenaccio, chiavistellino; (accr.) cadenassù grosso e grande catenaccio; dà (fà) sö ‘l cadenàss, scarnassà fò, scarnesà mettere il catenaccio; desfà zó ‘l cadenàss, descarnassà aprire il catenaccio; manèta del cadenàss maniglia; ontà ‘l cadenàss ungere le mani, corrompere con doni; rosgà ‘l cadenàss lacerarsi di sdegno cadenàss, sm. catorcio, oggetto di nessun valore, vecchio e mal ridotto; persona cagionevole cadì, sm. catino, recipiente di forma tronco canica per lo più di terracotta smaltata usato per lavarvi lòe stoviglie e anche per lavarsi, (dim.) cadinèl catinella, (accr.) cadinù grande catino cadréga, cadriga, sf. scranna, sedia dottorale con braccioli e spalliera molto alta; sedia; seggiola; (accr.) cadregù seggiolone, sedia di notevoli dimensioni, spesso con intagli e rivestimenti di cuoio o di stoffa cadù, cadùr (v. bàsol) caécc, sm. cavicchio, piccolo legno rotondo piantato su una parete per appendervi oggetti; piccola zeppa di legno; caécc de pientà l’ài legno cilindrico aguzzo ad un’estremità con cui si fanno buchi nel terreno per piantare o seminare; mèt (cassà) zó ‘l caécc incaponirsi; (v. chistù); (v. fortüna) caedagna, cavdagna, sf. capezzagna, cavedagna, ciascuna delle due strisce di terreno che rimangono da arare alle estremità del campo caégia, sf. caviglia, parte della gamba al di sopra del tarso; osso che spunta in fuori dall’estremità inferiore dell’osso della tibia caegiù, sm. uomo fortunatissimo caèl (v. cheèl) caèrna, sf. büsàch, sm. caverna, spaziosa cavità sotterranea; antro; grotta; spelonca; (dim.) caernina cavernetta Caernàgh, loc. Cavernago [i cóngoi de (soprannome)] caessàl, cavessàl, sm. capezzale, cuscino stretto, lungo quanto è largo il letto, sopra cui si stende il lenzuolo; al caessàl sul punto di morte caf, agg. passo, appassito, proprio delle rape, dei rafani e simili quando internamente diventano asciutti cafada, sf. sciocchezza, scempiaggine, balordaggine |
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