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Dizionario bergamasco-italiano a cura di CARMELO FRANCIA e EMANUELE GAMBARINI

caterata, sf. cateratta, malattia dell’occhio che porta all’opacamento del cristallino e impedisce la penetrazione dei raggi luminosi

caterina di corài, caterinì, sf. coccinella, piccolo insetto dalle elitre rosse con sette punti neri

Caterina, sf. Caterina, nome proprio; (dim.) Catì Catia; (v. cassina)

catiéria, sf. cattiveria, azione cattiva; cattivo carattere; malvagità; perfidia

catìv, agg. cattivo, che ha qualità non buone; che ha tendenza al male; maldisposto verso gli altri; di qualità scadente; di scarso valore; che procura sensazioni spiacevoli; (f.) catìa cattiva; (accr.) catiù cattivaccio; coi bùne o coi catìe con la persuasione o con la violenza; deentà catìv incattivire

catòlech, agg. e sm. cattolico, che è conforme alla dottrina insegnata dalla Chiesa cattolica; che professa la religione cattolica

catràm, sm. catrame, residuo bituminoso della distillazione a secco di legna o di carboni fossili, usato come impermeabilizzante per pavimentazioni stradali

catramonacia, sf. affascinamento, ammaliamento, fascino            

Catremér, loc. Catremerio (Brembilla) [i aocàcc de (soprannome)]

caù, sm. piolo per piantare o seminare ortaggi         

caülìcol, sm. viticci ornamentali di capitelli corinzi

caüsà (v. caösà)

càüsa (v. càösa)

caüsìl, agg. cavilloso, che litiga volentieri

caüssiù, sf. cauzione, somma di denaro che si versa per dare garanzia dell’adempimento di un obbligo

caütéla, sf. cautela, prudenza, accortezza; precauzione

cavdèl, sm. capezzolo, protuberanza carnosa al centro della mammella

cavessàl (v. caessàl)

cavezzù, sm. cavezzone, grossa cavezza munita anteriormente di seghetta che si mette alla testa dei cavalli da domare

cavra, sf. capra, mammifero ruminante domestico di medie dimensioni con corna ricurve all’indietro, barba al mento, pelo lungo e liscio; allevata per il latte, la pelle, il pelo e la carne dei capretti; (masch.) cavrù, bèch capro, becco, il maschio della capra domestica; i cavre i pórta sich mis e i süga per du le capre tengono nel ventre il parto per cinque mesi e non danno latte per due; (prov.) ölì fà rampà öna cavra sö ‘n d’ü bastù tentare cose impossibili; salvà la cavra e pö a’ ‘l vérs salvar capra e cavoli, riuscire a soddisfare con un unico atteggiamento opposte esigenze

cavra, sf. sostegno formato da una traversa che poggia su due cavalletti; travi disposte a piramide dov’è attaccato un apparecchio di sollevamento

cavrér, sm. capraio, chi custodisce e fa pascolare le capre

cavrèt, sm. capretto, il nato della capra nel primo anno; assai pregiato per le carni e per la pelle, (dim.) cavretì caprettino

Cavrì, loc. Caprino Bergamasco [i arpe de (soprannome)]

cavriada, sf. capriata, struttura portante per la copertura di capannoni; cavriada del tècc struttura triangolare in legno che ha la funzione di reggere il tetto; preferita, in passato, per la semplicità nelle chiese francescane

Cavriàt, loc. Capriate San Gervasio [i s-ciopetér de (soprannome)]

cavriöl, sm. capriolo, mammifero ruminante di medie dimensioni, bruno d’estate, rossiccio d’inverno, senza coda; il maschio ha corna caduche, corte, divise in due o tre rami; agile ed elegante vive in piccoli branchi; le carni sono saporite e molto apprezzate 

   
     

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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